Il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari

Il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari non offre solo sviluppo ma anche un polo di eccellenza, dove sperimentare e realizzare nuove idee; offre sostegno e opportunità concrete a chi desidera investire in una delle principali e dinamiche realtà produttive della Sardegna.

Nei suoi 60 anni di attività il Consorzio ha assistito ad un evolversi delle sue attività istituzionali e, di conseguenza, della sua missione.

All’obiettivo originario di creare, all’interno del Parco Industriale, le condizioni neces­sarie per la creazione e lo sviluppo di atti­vità produttive nei settori dell’industria, dei servizi e della ricerca si affiancano nel tempo obiettivi più ambiziosi e qualificanti della stessa mis­sione, ad esempio: la realizzazione di infra­strutture tecnologicamente avanzate come impianti di smaltimento di rifiuti solidi urbani e industriali, impianti per il recupero di mate­riali di riutilizzazione e per lo smaltimento di ­rifiuti speciali, piattaforme polifunzionali per l’inertizzazione e per la termodistruzione dei rifiuti, porti industriali e centri intermodali, piattaforme logistiche, fornitura di servizi di incubazione di impresa e di servizi reali alle imprese.

All’aspetto infrastrutturale, già presente nella missione originaria del CASIC, si af­fianca in maniera prepotente e preponde­rante l’aspetto dei servizi di assistenza e di supporto alle imprese, sia nella fase prece­dente all’insediamento nel parco industriale sia nelle fasi successive.
Altro fattore di cambiamento della missione del CACIP è rappresentato dalle mutate esi­genze insediative delle imprese: non più sol­tanto infrastrutture di base ma soprattutto infrastrutture secondarie avanzate.
Inoltre, per consolidare e rafforzare il tessuto imprenditoriale esi­stente, il CACIP si fa promotore di iniziative di formazione e orientamento professionale organizzando seminari e convegni su tematiche attuali di particolare interesse per il mondo dell’impresa.

Il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari:

  • Crea le condizioni necessarie per la nascita e lo sviluppo di attività produttive nei settori della industria, dei servizi e della ricerca.
  • Realizza infrastrutture tecnologicamente avanzate (infrastrutturazione secondaria).
  • Riduce al minimo l’impatto delle proprie attivi­tà nel campo del trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali in un’ottica di salva­guardia dell’ambiente, soprattutto facendo in modo che i rifiuti diventino “risorsa” e favorendo i cicli di riutilizzo della materia e dell’acqua e la produzione di energia da combustibili non tradizionali.
  • Fornisce servizi efficienti alle imprese insediate ed a quelle in fase di insediamento.
  • Fornisce servizi tecnologici ai comuni dell’area.

Il Consorzio, infine, per aumentare ulteriormente il livello di perfor­mance nei confronti di altri competitors in Italia e all’estero, ha deciso di entrare sul mercato internazionale delle localizzazioni industriali con iniziative di marketing territoriale volte a far conoscere a li­vello nazionale ed internazionale l’area industriale di Cagliari, la sua offerta insediativa, il suo tessuto economico produttivo e i suoi van­taggi localizzativi; il tutto con lo scopo di stimolare la crescita economica del territorio attraverso l’attrazione di investimenti esogeni all’Area e l’obiettivo finale di rendere il territorio consortile più attrat­tivo verso l’esterno e più competitive le imprese che ivi sono insediate.

La governance

Il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari è stato istituito nel 1961 con la denominazione di Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Cagliari (CASIC).
Nel 1991, per effetto della legge 5 ottobre 1991 n. 317 si trasforma in ente pubblico economico.
Nel novembre 2008 al CASIC subentra il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari (CACIP), istituito con la legge regionale 25 luglio 2008 n. 10.
In conformità al Codice Civile, la struttura e le attività del Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari sono definite dallo Statuto approvato dalla Giunta della Regione Sardegna con delibera del 21 luglio 2003.