Centro Freddo Sardegna: il gelo che salva la qualità dei prodotti
Alla base del successo dell’azienda che offre servizi logistici a basse temperature, fondata trentacinque anni fa da Carlo Rocca, una grande intuizione: l’idea che nei decenni a seguire – complice l’avvento della grande distribuzione nell’isola – per la conservazione dei prodotti alimentari di ogni genere sarebbero serviti enormi spazi con una temperatura costante a 25 gradi sotto lo zero.
Da quella cella frigo di Cagliari sono passati oltre tre decenni: oggi Centro Freddo Sardegna, presente nella zona industriale di Macchiareddu con due stabilimenti nelle strade 6^e 9^ – per una superfice complessiva di oltre 10mila metri quadri – è una realtà che, tra dipendenti diretti e indotto, offre lavoro a settanta persone.
Carlo Rocca, fondatore dell’azienda, ricorda come tutto sia nato dalla scelta obbligata di lasciare viale Marconi, in seguito all’esproprio per la costruzione dell’Asse mediano: “A conti fatti si rivelò una fortuna, perché decisi di trasferirmi a Macchiareddu, in un lotto dove accanto non c’era quasi nulla. Nel corso degli anni l’azienda è cresciuta e ha puntato sull’innovazione, riuscendo così a moltiplicare la capacità di stoccaggio dei prodotti a basse temperature”.
Il presente e il futuro di Centro Freddo Sardegna sono affidati a figli e nipoti (Silvia, Enrico e Simone). “Oltre alla conservazione dei prodotti surgelati per la grande distribuzione, – spiega l’amministratrice della società Silvia Rocca – ci occupiamo dei trasporti e della ridistribuzione delle merci, ma sempre con un unico comune denominatore: il gelo. Tra i prossimi obiettivi della nostra società ci sono l’ampliamento della capacità di immagazzinamento delle merci e l’efficientamento dei processi di gestione”.
All’interno delle celle viene utilizzata la tecnologia voice picking, un sistema che – grazie all’utilizzo dei dispositivi di sintesi vocale – consente di inviare dei comandi semplici e chiari all’addetto incaricato al prelievo della merce. “Questo sistema – spiega Silvia Rocca – ha ridotto notevolmente gli errori di magazzino, ha aumentato la produttività del picking e la sicurezza in magazzino”. La prossima sfida di Centro freddo Sardegna è quella dell’abbattimento dei costi dell’energia elettrica: “L’obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica durante le ore del giorno è stato raggiunto attraverso i due impianti fotovoltaici da 490 kWh realizzati sul tetto dei magazzini. Contiamo di aumentare le ore di autoconsumo attraverso dei sistemi di accumulo e soprattutto credendo fortemente nel progetto di Comunità energetiche portato avanti dal Consorzio”.